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Storia

Infanzia e Gioventù

Arthas Menethil figlio di re Terenas Menethil II e principe ereditario del trono di Lorderon e nato 4 anni prima che iniziasse la Prima Guerra. Il giovane principe è cresciuto in un periodo dove le terre di Azeroth erano devastate dalla guerra, L’Alleanza umana si stava pian piano sgretolando e il futuro che si prospettava non era

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Principe Arthas Menethil

certo dei migliori. A nove anni si divertiva ad andare alla fattoria di Balnir a giocare con suo figlio Jarim un giorno li stava aiutando a far partorire a Crinieralucente quello che sarà il suo futuro cavallo Invincibile quando Sir Uther lo andò a chiamare per riportarlo a palazzo.

Il giovane ragazzo capi subito che Uther non aveva buone notizie prima di tutto dal fatto che aveva indosso l’armatura poi anche dalla sua faccia adirata durante il viaggio il principe chiese spiegazioni su quello che stava succedendo e Uther spiego al ragazzo che Stormwind era stata rasa al suolo da gli orchi che di li a poco sarebbero arrivati tutti i sopravvissuti compreso il principe Varian Wrynn che presto sarebbe diventato re vista la morte di suo padre .

Arthas era molto dispiaciuto per quello che era successo a Stormwind e per la perdita di Varian ma era anche molto eccitato al pensiero di conoscere il futuro re di Stormwind. Con il passare del tempo Arthas e Varian diventarono ottimi amici .

Passati due anni dalla cattura e la fuga di Orgrim Doomhammer L’Alleanza tiro un sospiro di sollievo convinti che Doomhammer o era morto o si era arreso. Intanto Varian era tornato a casa e Arthas aveva continuato gli allenamenti da solo non era più come prima era cresciuto molto ormai era un ragazzo alto più di un metro e settanta un giorno quando giocava con le armi in legno da allenamento la spada gli scivolo dalla mano andando a cadere proprio davanti a Muradin Bronzebeard ambasciatore dei nani a Lorderon e fratello di Magni Bronzebeard re dei nani. Arthas era imbarazzatissimo per l’incidente e subito fuggi via , pochi minuti dopo era libero , al galoppo con due cavalli uno vecchio e mansueto e uno che stava addestrando Invincibile Arthas sapeva che quello sarebbe stato il suo cavallo fin dal momento in cui i loro occhi si sono incontrati per la prima volta dopo la nascita del puledro comunque Arthas fuggi e per un po’ cavalco quel vecchio cavallo poi però penso di cavalcare un po’ Invincibile anche se sapeva che non poteva visto che era troppo presto lui volle provare comunque e fini con il ferire il cavallo e con un rimprovero da parte di Uther.

Lo stesso giorno il principe venne informato da Muradin che lui in persona lo addestrerà nel combattimento e poco dopo Uther e Terenas decisero che il giovane principe doveva migliorare in altri campi oltre che nel combattimento quindi inizio un addestramento rigoroso sotto Muradin, Uther e Terenas. Intanto il giovane principe conobbe Jaina Proudmoore una giovane ragazza che si fermo qualche giorno a palazzo in attesa di essere scortata a Dalaran dove inizierà la sua istruzione per diventare Incantatrice , Arthas che in questo periodo era sempre impegnato non poté veder la molto spesso però aveva un desiderio cosi forte di conoscerla che chiese al padre se poteva scortarla lui a Dalaran. Il padre pieno di orgoglio per la responsabilità dimostrata dal figlio acconsenti. Arthas e Jaina approfittarono di quel breve periodo per conoscersi meglio e fecero pure una scappatella in un campo di internamento dove venivano rinchiusi gli orchi.

Una volta tornato a Lorderon il ragazzo tornò a sottoporsi a quel rigido addestramento .

Arthas un giorno d’inverno che aveva il pomeriggio libero decise di cavalcare un po’ Invincibile decise di fare solo un giretto per poi portare il suoi nobile destriero in una calda stalla a farlo riposare, ma mentre stavano facendo il salto che facevano di solito Invincibile scivolò e caddero entrambi Arthas se la cavo con qualche costola rotta ma il cavallo si spezzo due zampe Arthas era preso dal panico non sapeva cosa fare ci sarebbero volute ore prima che qualcuno li trovasse e il destriero non sarebbe mai sopravvissuto tanto quindi prese una decisione prese la spada e trafisse il cuore di Invincibile per evitare di farlo soffrire, più avanti venne trovato da Balnir al quale chiese di seppellire il cavallo alla fattoria cosi poteva andare a trovarlo. Poi giurò sulla sua vita che in futuro chiunque avesse avuto bisogno di aiuto lui lo avrebbe aiutato … a qualunque costo.

Poco tempo dopo arrivo il momento per Arthas di entrare nella Mano Argentea (Silver Hand) quel giorno Arthas poté rivedere tutti i suo vecchi amici come Varian Jaina Muradin e molti altri nobili. L’Arcivescovo Alonus Faol dirigeva la cerimonia .

Tempo dopo la cerimonia Jaina era tornata a Dalaran e li la raggiunta Arthas dove anche lui era andato a

Arthas paladino

Prinicipe Arthas Menethil in WarCraft III

studiare e per vederla per un po’.In quei mesi a Dalaran Arthas aveva imparato molte cose che gli sarebbero tornate utili in più c’era Jaina erano innamorato uno dell’ altra al inizio facevano tutto di nascosto poi dopo che il principe elfico Kael'thas Sunstrider li scopre mentre si nascondevano hanno iniziato a uscire allo scoperto però quando Arthas capi che la faccenda stava andando troppo oltre e si rese conto di non essere pronto al matrimonio decise di chiudere la relazione.

La piaga di Lorderon e il tradimento di Arthas

Tempo dopo Arthas ormai diventato un forte paladino viene mandato da suo padre ad aiutare Uther a combattere gli orchi ribelli. E mentre Uther era andato a conquistare un avamposto orco Arthas era andato a difendere Strambrad ma con suo gran rammarico scopri che era troppo tardi e che gli orchi avevano rapito dei cittadini per sacrificarli ai demoni della Legione Infuocata. Arthas comandò l’attacco oltre che contro il mastro d’armi a capo degli orchi ribelli anche contro un drago nero di nome Searinox per prendergli il cuore con il quale il nano Feranor Steeltoe forgiò un globo che contiene il potere del fuoco con il quale uccise Blademaster il mastro d’armi sopra citato .

Dopo aver sconfitto gli orchi ribelli viene mandato insieme a Jaina a indagare su una strana piaga che affligge le terre di Lorderon, Arthas approfitta di questo periodo insieme anche per cercare di riallacciare il loro rapporto comunque mentre cercano di scoprire l’origine di questa strana piaga vengono attaccati da strane creature come scheletri e zombie chiamati non-morti mentre si preparavano a fronteggiare questo nuovo e terribile nemico incontrarono l’autore della piaga il negromante Kel’Thuzad ex mago del Kirin Tor cacciato perché si interessava della magia negromantica dopo si è messo in contatto con il Re dei Lich e ha creato il Culto dei Dannati e la Piaga. Arthas insieme a Jaina uccidono Kel’Thuzad ma scoprono che il negromante era solo un burattino nelle mani del demone Mal’Ganis . Arthas giurò di uccidere il demone a qualsiasi costo e di fermare la piaga, per impedire ai suoi servitori di diventare schiavi non-morti il principe rase al suolo la città di Stratholme uccidendone tutti gli abitanti andando contro il suo antico maestro Uther e la sua vecchia fiamma Jaina. Il Signore delle Tenebre abbastanza divertito di ciò che aveva fatto il principe e lo sfidò a seguirlo a Northrend Arthas accettò e lo seguì fino al gelido cuore di Azeroth.

Li vi trovo Muradin il suo vecchio amico nano che era intento a cercare un Antica spada runica di nome Frostmourne con la quale sarebbe riuscito ad uccidere i non-morti in un batter d’occhio.

Arthas insieme a Muradin si mise alla ricerca di Mal’Ganis e della spada Arthas era ossessionato tanto che diede fuoco alle navi che gli erano state mandare per tornare a Lorderon da suo padre e diede la colpa ai mercenari che lo avevano aiutato. Dopo questo fatto Muradin si arrabbio con Arthas ma alla fine lo aiutò a recuperare Frostmourne andarono insieme nella cripta dov’ era nascosta la spada sconfissero i guardiani dei

Arthas paladino con martello

Arthas con il Martello come arma

Aerthas Prende Frostmourne

Arthas che sta per recuperare Frostmourne

ghiacci che la proteggevano e mentre Arthas stava per prendere la spada Muradin lo fermò notando un’ iscrizione nel piedistallo della spada che recava queste parole:

“Chiunque impugni questa lama dovrà sopportare l’eterno potere, come la lama lacera la carne, cosi il potere deturpa lo spirito”

Il nano consigliò di fuggire via da li e cercare un altro modo per sconfiggere i non-morti ma Arthas lo ignorò chiamo gli spiriti di quell’ antico luogo perché lo aiutassero dicendo che avrebbe sopportato qualunque maledizione e avrebbe pagato qualsiasi prezzo pur di vedere salvo il suo popolo. Allora lo scrigno gelato di Frostmourne esplose travolgendo il povero nano , allora Arthas capi che il terribile prezzo da pagare non era la sua vita ma quella di un suo caro amico si precipito immediatamente di fianco al amico si levò il guanto e tento di curarlo e in quel momento senti di nuovo la Luce fluire in lui si era allontanato molto da lei ma non era troppo tardi adesso appena Muradin sarà salvo se ne andranno da li e cercheranno quell’altra soluzione insieme…Ma qualcosa attirò l’attenzione del principe qualcosa che gli cadde proprio davanti era lei era Frostmourne andò ad infilzarsi in un cumolo di neve proprio davanti a lui era magnifica con delle splendide rune bianche e azzurre ne fu come ipnotizzato la prese e se ne andò via lasciando li il suo vecchio amico.

Appena tornato al campo fu accolto da Falric che li chiese dov’ era Muradin, Arthas lo avviso della morte del nano ma che comunque la vittoria è loro aveva recuperato Frostmourne con la quale consumò la sua vendetta su Mal’Ganis a prezzo della sua anima infatti Mal’Ganis li spiego che la lama che impugnava era l’antica arma del signore oscuro e che gli parlava attraverso la spada.

Appena ucciso il demone Arthas si mise a vagare per quei deserti di ghiaccio, tormentato dalla voce di Frostmourne ha perso totalmente la ragione e guidato dal oscura volontà della spada a deciso di tornare a Lorderon per reclamare la propria ricompensa.

Arrivato a Lorderon venne acclamato come un eroe colui che aveva liberato la loro adorata terra dalla piaga della non-morte e andò a palazzo per conferire con suo padre seguito da Falric e Marwyn mentre andava nella sala del trono veniva acclamato da tutto il suo popolo che gli lanciava addosso petali di rosa Arthas ne prese in mano uno e notò che a contatto con la sua mano guantata il petalo marcì lo butto per terra e continuò la sua marcia fino ad arrivare nella sala de trono dove estrasse la spada dal fodero e si inchinò a suo padre in segno di rispetto mentre Terenas lo acclamava il principe gli disse che non si sarebbe più sacrificato per il popolo allora il re li chiese cosa voleva fare il suo erede e Arthas fece affondare Frostmourne nella carne del padre uccidendolo da li in poi fu il caos Arthas insieme a Falric e Marwyn usci e uccise tutti quelli che li capitava a tiro poi Arthas si allontano facendo completare il lavoro ai suoi fidati capitani.

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Arthas mentre tornava a casa

Arthas si allontanò da li andando in un posto dove non andava più da ormai parecchi anni in una fattoria dove c’era una tomba vecchia ormai di 7 anni dove c’era una targa di metallo ma lui non aveva bisogno di leggere per sapere chi era seppellito li sotto, nella testa di Arthas una voce rimbombava e diceva “il potere e tuo fanne ciò che vuoi” allora il principe traditore mise la mano sotto terra fino a toccare le ossa racchiuse li sotto e fece fluire il potere e dopo li usci un cavallo Invincibile era tornato Arthas lo aveva ucciso ma adesso lo aveva fatto tornare vita morte e non-morte. Poi urlo delle parole “Questo regno cadrà e dalle sue ceneri nascerà un nuovo ordine che scuoterà le fondamenta del mondo ” e il cavallo nitri.

Arthas, primo Cavaliere della Morte del Re dei Lich

Arthas dopo il tradimento passo alcuni mesi da bandito finche non venne contattato da Tichondrius un Signore delle Tenebre come Mal’Ganis ma non era contro di Arthas. Tichondrius dava ad Arthas gli ordini che ilo Re dei Lich gli impartiva il primo era quello di ristabilire il Culto dei Dannati trovando tutti i cultisti nascosti tra la popolazione locale dopo aver fatto questo ad Arthas venne ordinato di recuperare i resti del negromante Kel’Thuzad che aveva ucciso in precedenza lui esegui gli ordini puntualmente allora arrivo Tichondrius che gli disse sghignazzando che i resti erano troppo decomposti e che doveva recuperare un urna speciale più avanti Arthas capi perché rideva tanto il demone lo capi quando vide che a guardia del urna c’era Uther e che l’urna conteneva le ceneri di suo padre ma poco gli e ne importò uccise il suo antico maestro, recuperò l’urna, la svuotò e ci mise i resti del negromante.

Viaggio fino a Quel’Thalas la terra degli Elfi Alti li grazie alle energie del Pozzo Solare avrebbe potuto riportare in vita Kel’Thuzad ma incontro una forte resistenza da parte degli Elfi in particolare dalla Ranger Sylvanas Windrunner che poi riportò in vita come una delle non-morte più potenti. Una volta distrutta la città elfica e riportato in vita il negromante sotto forma di Lich Arthas e il suo nuovo alleato andarono a distruggere delle tribù orche per poter liberare un portale con il quale comunicare con Lord Archimonde il signore della Legione Infuocata dopo aver chiarito dove evocarlo e in quale giorno Arthas e Kel’Thuzad andarono a Dalaran per prendere il libro degli incantesimi di Medivh, li uccisero Antonidas uno dei piu potenti maghi umani .

Una volta preso il libro prepararono un circolo del potere con il quale il Lich poté evocare il signore dei demoni Archimonde che diede inizio all’invasione della legione distruggendo come prima cosa Dalaran.

Una volta fatto questo andarono tutti a Kalimdor dove in segreto Arthas e Kel’Thuzad tramavano contro la legione. Li il Cavaliere della Morte duello con Illidan un cacciatore di demoni elfo( ma non elfo come quelli di Quel’Thalas più pallido venne informato dal Lich chequello9 era un elfo della notte un elfo della razza originale) . il duello fini alla pari e Arthas informo Illidan del vero motivo per cui lo aveva cercato e cioè per chiedergli di eliminare Tichondrius il luogotenente di Archimonde che devastava quelle foreste e Illidan consumò il potere del teschio di Gul’Dan, uccise Tichondrius e sparì.

Mentre Kel’Thuzad e Sylvanas rimanevano nelle terre infette orientali sotto il controllo dei tre Nathrezim Varimathras, Balnazzar e Detheroc Arthas torno a casa e scaccio di li i tre demoni riassumendo il controllo li decise di fare una nuova epurazione sacrificando gli umani sopravvissuti al Re dei Lich. Mentre si divertiva ad uccidere essere umani Arthas senti i suoi poteri indebolirsi e ebbe una visione del so padrone che gli ordinò di tornare immediatamente a Northrend perché correva un grave pericolo Arthas obbedì e si preparò alla partenza quando venne attaccato prima dai tre demoni poi da Sylvanas che si libero del controllo del Re dei Lich salvato da Kel’Thuzad lo lasciò a guardia del suo regno mentre lui era a Northrend.

Arrivato Arthas fu attaccato da degli elfi Alti sopravvissuti che si facevano chiamare Elfi del Sangue li fu soccorso da Anub’arak un Signore della Cripta ( in pratica un enorme ragno) e scopri che i suoi nemici altri non erano che gli Elfi del Sangue comandati da Kael'thas Sunstrider e dei strani serpenti marini chiamati naga

ArthasObelisk

Arthas mentre attiva uno degli obelischi

capitanati da Illidan e scoprirono anche che erano alleati per distruggere il trono ghiacciato ed erano quasi arrivati allora Arthas e Anub’arak per risparmiare tempo decisero di passare per Azjol-Nerub dove incontrarono non poche difficoltà: dovettero affrontare i nani di Muradin sopravvissuti, i Nerubiani che si opponevano al Re dei Lich e i Senza Volto strane creature molto ostili.

Una volta usciti dai sotterranei Arthas si dovette confrontare prima con Kael poi Illidan per poter andare infine da Re dei Lich in cima al ghiacciaio Icecrown.

Mentre saliva ad Arthas tornarono in mente tutti dei ricordi non molto graditi finche non attivò in cima dove senti una voce che diceva: “Riporta la lama, completa il cerchio, liberami da questa prigione” detto ciò Arthas fece un grido e scaglio con tutta la sua potenza Frostmourne sulla gelida prigione distruggendola dal ghiaccio usci un armatura e l’elmo cadde proprio ai piedi del principe caduto allora era quello il suo destino diventare il Re dei Lich prese in mano l’elmo e lo indosso li senti di nuovo quella voce che disse: “Ora siamo una cosa sola”

Arthas il Re dei Lich

Una volta unito a Ner’zhul Arthas dormì per tre anni, nel sogno che fece uccise Matthias Lehner (Anagramma di Arthas Menethil) che rappresenta la parte buona di Arthas quello di umano che rimane in lui, e consuma lo spirito di Ner’zhul.

Passati i tre anni Arthas si risveglia e come prima cosa si toglie il suo stesso cuore convinto che tutto ciò che lo rende mortale lo rende più debole dopo aver fatto ciò va fino al luogo dove era deceduta Sindragosa che resuscita come uno dei più potenti draghi dei ghiacci al suo servizio.

Fatto questo scagliò una nuova piaga sui Regni Orientali e su Kalimdor e quando venne curata iniziò a mandare armate di abomini e di draghi dei ghiacci contro Stormwind e Orgrimmar. Tutto ciò gli servì per far arrivare a Northrend tutti i piu forti guerrieri di Azeroth per dopo corromperli e usarli contro la loro stessa gente.

La morte di Arthas e il passaggio della Corona

Tra gli eroi che attaccarono c’erano Varian, Muradin (che era sopravvissuto), Jaina e altri suoi vecchi amici che più che ucciderlo volevano tentare di redimerlo senza successo.

Tempo dopo un'altra ondata di eroi guidata da Tirion Fordring lo attaccò, Arthas blocco Tirion e uccise uno alla volta tutti gli altri eroi e mentre li

Arthas the death knight

Arthas Re dei Lich

stava per resuscitare al suo servizio Tirion si liberò e con la sua spada Ashbringer spezzò Frostmourne liberando tutte le anime contenute in esse, questo indebolì molto il Re dei Lich e dopo l’anima di suo padre re Terenas Menethil II riportò in vita tutti quei gloriosi eroi che attaccarono tutti insieme Arthas ferendolo a morte.

Il principe caduto morì poco dopo tra le braccia di suo padre che spiego a Tirion che il Re dei Lich non poteva morire perché senza una guida il Flagello sarebbe ancora più pericoloso allora mentre Tirion stava per diventare Re dei Lich Bolvar Fordragon lo fermò dicendo che quell’ ultimo gesto toccava a lui. Cosi Bolvar Fordragon diventò il Nuovo Re dei Lich e sia addormento per sempre insieme ai pericoli del flagello.

Aspetto Fisico

Prima di Frostmourne

Arthas era un giovane di bell’aspetto alto e molto forzuto. Aveva i capelli dello stesso colore del grano molto lunghi che gli cadevano sulle spalle, i suoi occhi erano azzurri e aveva la carnagione di un bel rosa come tutti gli abitanti di Lorderon , portava un armatura a piastre ornata con un mantello blu la sua arma era un martello benedetto la tipica arma dei paladini

Dopo di Frostmourne

I suoi capelli una volta biondi del colore del grano adesso sono bianchi come le ossa, la sua pelle rosa era diventata bianca e pallida e gli occhi da azzurro sono diventati verdi, la sua armatura adesso e ricoperta di

Arthas Lich King

Arthas

teschi con un mantello nero tutto rovinato l’arma che usa una volta il martello sacro dei paladini adesso e una spada runica forgiata da dei demoni.

Aspetto Psicologico

Prima di Frostmourne

Era un giovane ragazzo che aveva giurato di proteggere il suo popolo a qualsiasi costo, molto amato da suo popolo come suo padre tutti gli volevano bene e lo seguivano volentieri anche se e molto vendicativo

Dopo di Frostmourne

È ora diventato ora un assassino a sangue freddo, sadico con i nemici e disposto a torturarli in qualsiasi modo pur di ottenere le informazioni che gli servono. Nutre un forte disprezzo per tutto cio che è vivo odiando perfino quello che prima era il suo popolo

Citazioni nei giochi

Paladino

  • · La luce mi dona la forza
  • · Per mio padre il re
  • · Non c’è bisogno che t’inchini
  • · Dovrei essere io il capo

Cavaliere della Morte

  • · Frostmourne ha fame
  • · Lorderon rinascerà
  • · Poi chi sarebbe questa oscurità?
  • · Sono stato un pazzo a fidarmi della luce
  • · Il Re Lich mi ha donato il vero potere
  • · Sarò due volte il re che fu mio padre
  • · Parla idiota

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